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Contemporary Art in Rome
      

Chiara Gini 

Chiara Gini, 1991 – Vive e lavora a Vinci (Firenze) ITALY

Autodidatta, nel 2010 inizia ad usare la fotografia, mezzo più vicino alla sua espressione, iniziando ad esporre già dallo stesso anno in piccoli festival toscani. Nel 2011 espone alla Galleria Moitre di Torino nella collettiva 5di5 curata da Viola Invernizzi, e viene menzionata online su vari blog e siti di fotografia. Il 2012-2013 è un periodo pieno di sperimentazione ( iniziano i primi lavori con la pittura applicata alla fotografia e i collage) ed esposizioni in luoghi insoliti come boschi (ass.culturale Camboja, Pisa) chiese sconsacrate (ass.culturale Heyart Firenze) ecc. dove ritrova maggiore affinità con i propri lavori. Nello stesso anno viene selezionata per esporre presso la Fortezza da basso alla Biennale di Firenze, nella categoria under31, con l’opera “Perdersi per ritrovarsi” e nell’ottobre 2014, partecipa all’Artverona, selezionata dal collettivo curatoriale stART artproject di Firenze per il progetto “Il borsino dell’arte” ideato dalle curatrici: Spela Zidar, Tijana Stankovic e Valeria Farril per la sezione INDEPENDENTS 5, insieme agli artisti: Raffaele Di Vaia – Oliviero Draghi – Rachel Morellet e Jelena Pesic, dove presenta la sua prima istallazione, dal nome “Magazzini di memoria” (realizzata appositamente per l’evento) con materiali organici, audio e fotografia-collage.

 

STATEMENT

Il mio, è un viaggio “autoterapeutico” sul nostro rapporto con la realtà, sia interna che esterna. La fisicità del corpo umano inteso come massa in divenire, la memoria individuale come risultato del nostro presente – perché “siamo ciò che siamo stati”- , la ricerca del ritorno all’essenza primordiale per una rinascita individuale e del rapporto uomo-ambiente, sono alcuni dei temi che ricorrono nella mia ricerca. L’inizio di un lavoro prevede sempre l’uso della fotografia perché ho bisogno di una base di oggettività visiva su cui poter modellare le mie realtà e i miei mondi interiori. La mia ricerca (anche estetica) viaggia nel tempo, creando un assenza di contemporaneità e di immaginari vivi in nessun tempo. Riutilizzando materiali di scarto e oggetti della quotidianeità che mi attirano, costruisco i miei lavori in balia del caso, attirata da soffitte, discariche aperte, e ogni sorta di situazione in stato di abbandono di cui mi approprio, portandola a nuova vita. Alla base del mio lavoro c’è sempre una ricerca tra passato-presente, inteso come evoluzione di uso di materiali, tecniche e discipline artistiche, ma anche come gusto visivo ed evoluzione del concetto di “bellezza”. Mi interessa molto l’etimologia delle parole, il significato ad esse legato e ogni tipo di linguaggio. Tutto per me è un viaggio dall’Adesso all’Origine per dare vita ad una rielaborazione /consapevolezza di ricerca estetica e concettuale.  

 

ESPOSIZIONI

Fortezza da basso – Salone del mobile, Firenze a cura di Dayone Florence, 2014 Art Verona, Indipendents5, Il borsino dell’arte, a cura di Startwithart, 2014 Officina giovani, Prato, a cura di Spela Zidar, 2014 Sincresis D’A Space, Spazio Totale, a cura di Alessandra Scappini Empoli, 2014 Parco d’arte Pazzagli, Firenze, a cura di Francesca Merz, 2013 Biennale di Firenze under 30, 2013 Galleria Moitre, Torino, 5 di 5 a cura di Viola Invernizzi, 2011 AWARD tra i 25 finalisti del premio SmartupOptima – menzione d’onore, 2014

 

LIBRI

Il Naufragio, di Luca Gini, edito dal Foglio Letterario di Gordiano Lupi, selezione di tre fotografie

Un amore crudele, di Piero Pieri, Marsilio editore, copertina – OFF

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OFF

digitale, stampa su carta fotografica opaca 30x40

opera finalista Premio Smartup Optima 2014

copertina: Un amore crudele, di Piero Pieri, Marsilio Editore

 

Opere disponibili

 

 

 

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